Museo archeologico nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” e Anfiteatro romano
Descrizione luogo :
Il Museo intitolato a Gaio Cilnio Mecenate nasce nel 1936 e ha sede nel monastero medievale di Monte Oliveto di Arezzo, edificio pregevole dal singolare andamento curvilineo che sorge sui resti dell’anfiteatro romano (prima metà del II secolo d.C.). Dell’anfiteatro, il più grande edificio pubblico di Arezzo antica, è visibile l’intero circuito al piano terra e nel piano seminterrato del Museo e nell’area archeologica esterna. Originato dall’eclettico museo pubblico di “Storia naturale e Antichità “, fondato nel 1823 dalla Fraternita dei Laici, si è accresciuto nel tempo, sia con l’acquisizione di varie raccolte private sia con gli apporti degli scavi condotti in città e nel territorio.Divenuto statale nel 1973, il museo è articolato in 26 sale distribuite su due piani. Il piano terreno, ordinato topograficamente, espone reperti che ripercorrono la storia di Arezzo dalla sua fondazione in età etrusca fino all’età tardo antica. Al piano superiore si trovano la sezione preistorica e quelle tematiche (ceramiche, bronzi e preziosi) e le collezioni appartenute a cittadini aretini illustri: Bacci, Gamurrini, Funghini, Ceccatelli.Tra i reperti più significativi della sezione etrusca si distinguono i gioielli della necropoli di Poggio del Sole, un’imponente decorazione frontonale policroma con scene di combattimento da Piazza S. Jacopo (480 a.C.), una serie di teste-ritratto e busti votivi da via della Società Operaia (II-I a.C.), nonché i reperti del grandioso santuario di Castelsecco (lastre decorative, un altare in pietra e statuette votive di bambini in fasce) e un ciottolo iscritto per la divinazione. Dalle necropoli del territorio provengono l’anfora attica da Casalta con il Ratto di Ippodamia, della scuola del pittore di Meidias (420 – 410 a.C.) e il Torso di Marciano, scultura funeraria di età etrusca arcaica.
La sezione romana comprende mosaici, bronzetti, sculture, iscrizioni, monumenti funerari, ritratti e corredi tombali, tra cui quello prezioso di fanciulla rinvenuto in località “Puglia”.
Il museo conserva, inoltre, la più ricca collezione al mondo di vasi di terra sigillata aretina, anticamente denominati Arretina vasa che, prodotti ad Arezzo tra la metà del I secolo a.C. e la metà del I d.C. , resero la città famosa nell’antichità.
Al primo piano, nella Sala dei preziosi, si ammira il ritratto maschile in crisografia – oro su vetro – (seconda metà del III d.C.), che costituisce uno dei rari e più raffinati esempi di questa tecnica, mentre nella Sala della collezione Bacci è esposto il magnifico cratere attico con Amazzonomachia, capolavoro del ceramografo Euphronios (510 – 500 a.C.). Tra le novità più significative segnaliamo “ArcheoArezzo App – Il Museo Archeologico Nazionale di Arezzo in realtà aumentata”,ArcheoArezzo app è un’applicazione gratuita in realtà aumentata, fruibile con il proprio device, in italiano e in inglese, che accompagna i visitatori alla scoperta del Museo Archeologico Nazionale e dell’Anfiteatro romano di Arezzo. E’ un progetto della Direzione regionale musei della Toscana e del Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate, vincitore del bando “Laboratori Culturali 2018” e finanziato dalla Fondazione CR Firenze. Il progetto è stato finanziato tramite Art bonus, anche con il contributo di Promo PA Fondazione per la stampa del materiale informativo e di Sintra Consulting S.r.l. per la versione inglese.L’App con le sue mappe, le immagini e i tanti contenuti testuali e audio, si presenta come un ottimo ausilio per un’esperienza conoscitiva completa e coinvolgente. Il percorso permette a grandi e piccoli di conoscere gli straordinari racconti di Eroi, uomini e dei del passato: basta cercare e “catturare” con la modalità Camera dell’app una selezione di 20 reperti archeologici conservati al Museo, per ascoltare i racconti di Ercole, della Sfinge, della Dea Madre, delle Amazzoni, di Pelope e di molti altri protagonisti dell’antichità. ArcheoArezzo app, utilizzabile anche da remoto, può diventare un efficace supporto didattico per la conoscenza dell’Arezzo etrusca e romana da parte delle scuole di primo e secondo grado.I link da cui scaricare ArcheoArezzoApp sono i seguenti:Per App Store iOS: https://apps.apple.com/it/app/archeoarezzo/id1521289340Per Play Store Android: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.v4app.archeoarezzoCon GAIO alla scoperta del Museo: vedi il documento allegato per scoprire le tappe del percorso, in italiano e inglese, dedicato ai bambini e ragazzi. Laboratori didattici in convenzione con la Sezione Didattica della Fraternita dei Laici. E’ disponibile on-line la Guida Abile per visitatori e accompagnatori, presentata il 3 dicembre 2020 in occasione della Giornata internazionale dei diritti per le persone con disabilità. La Chimera è tornata “virtualmente” ad Arezzo in una nuova sezione del Museo interamente dedicata alla sua storia e al suo mito.Ancora in corso e compresa nel biglietto d’ingresso al museo la mostra temporanea “Il fiume e la città. Arezzo e il Castro nell’antichità”.
Informazioni e contatti
Responsabile : Maria Gatto
Sito web : http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it/
Email : drm-tos.archeoar@cultura.gov.it
Telefono : +39 0575 20882
Chiusura settimanale :
Costo : 6,00
Riduzione : 2,00
Orario biglietteria :Lunedì (09:00,12:00)|Martedi (14:30,17:30)|Mercoledi (09:00,12:00)|Giovedi (14:30,17:30)|Venerdi (09:00,12:00)|Sabato (14:30,17:30)|Domenica (14:30,17:30)
Telefono biglietteria : +39 0575 20882
Email biglietteria : drm-tos.archeoar@cultura.gov.it
Prenotazione : Facoltativa
Email prenotazione : museoarcheologicoarezzo@gruppomosaico.com
Telefono prenotazione : +39 0575 21421
Dove Siamo :
Regione : Toscana
Provincia : Arezzo
Comune : Arezzo
Via : via Margaritone, 10
Cap : 52100
Direzione generale Musei